Nel 1895, per impulso della Società Economica di Chiavari, viene istituito un comitato incaricato di reperire i fondi necessari alla creazione di un ricovero di mendicità, il cui statuto è approvato con Regio decreto del 10 novembre 1897. Un’apposita commissione, nominata poco dopo dalla stessa Società Economica, provvede a reperire i fondi per la costruzione di una sede, fondi provenienti da lasciti opportunamente investiti e da proventi di veglioni benefici organizzati nel Teatro Civico. Molte sono le soluzioni prese in considerazione dall’inizio del 1899: dapprima il convento con chiesa e villa già dei cappuccini, quindi i locali dell’Ospizio Carità e Lavoro, sulla collina di Bacezza. La commissione con l’assistenza del proprio tecnico, ing. Riccardo Questa avvia poi una serie di trattative per verificare l’idoneità di altri siti di volta in volta individuati in Bacezza, a Ri, in località casali, nella zona dell’ospedale, a San Pier di Canne, ma impedimenti di varia natura rendono impossibile un’immediata conclusione delle trattative. La soluzione arriva inaspettata nel 1908: il marchese Pietro Torriglia, di antica famiglia chiavarese, muore in Varazze senza eredi diretti e con i proprio testamento lascia l’intero patrimonio al Comune di Chiavari con l’obbligo di impiegarlo a beneficio del costruendo ricovero di mendicità.
Subito viene attivata la struttura, dapprima in via provvisoria in attesa di definire le controversie sollevate dai fratelli del Torriglia. Finalmente il 28 ottobre 1908 il presidente della commissione, avv. Angelo Daneri, riceve in consegna dall’esecutore testamentario la villa di Preli con i suoi mobili, con atto ufficiale erogato dal segretario comunale alla presenza del sindaco di Chiavari. I lavori di adeguamento vengono eseguiti dalla ditta “Francesco Baffico”; l’organizzazione è affidata alle Suore Gianelline.
Nel corso degli anni il terreno di pertinenza della villa viene a ridursi: nel 1909 una porzione è espropriata dalle Ferrovie per realizzare il raddoppio della linea verso Zoagli, nel 1937 l’Azienda Autonoma Statale delle Strade ottiene altre parti verso l’Aurelia, utili per migliorare la viabilità, nel 1928 oltre un ettaro di terreno è alienato all’ingegnere genovese Andrea Mario Piaggio, che vi costruirà una colonia marina.
Anche l’edificio, nel tempo, viene ingrandito. Nel 1937 viene realizzata la costruzione del fabbricato adiacente alla chiesa, su progetto dell’ing. Ido Gazzano, dal 1970 al 1975 la trasformazione dei locali adibiti a degenza da cameroni in camere a due o tre letti su progetto dell’ing. Francesco Chiarella e infine dal 2001 al 2004 l’adeguamento della struttura secondo la normativa vigente.
Il ricovero in prima istanza intitolato al Re Umberto I nel 1952 prese il nome del benefattore marchese Pietro Torriglia.
Con decreto del Presidente della Repubblica nel 1964 cambiò la denominazione da Ricovero di Mendicità a Casa di riposo.